Pro CEIS

Dicembre 2008 di beneficenza dedicato al CEIS di Spoleto quello di Masha Diatchenko, la violinista italiana di origine ucraina appena quattordicenne i cui virtuosismi hanno suscitato grande emozione nei 240 partecipanti alla cena di solidarietà svoltasi presso la sede della Scuola di Polizia di Spoleto. Le cronache raccontano che, esattamente un anno fa, nel dicembre 2007 e in Vaticano, in occasione del compleanno del segretario di Stato Tarcisio Bertone, a battere il tempo con il piede fasciato nella scarpetta rossa al suono del violino di Masha, già di Vivaldi, fosse addirittura Papa Benedetto XVI.
Masha, la prima violinista al mondo ad aver eseguito a memoria a soli dodici anni in un unico concerto i 24 “Capricci” di Paganini, ne ha regalato uno anche al Ceis e ai suoi ospiti, raccolti nella grande Sala Rossa per la cena di beneficenza preparata e servita da allievi, docenti e tecnici dell’Istituto Alberghiero di Spoleto.
L’incasso servirà a Don Eugenio Bartoli ad alleviare le difficoltà finanziarie del Centro Italiano di Solidarietà di Spoleto e sarà destinato alla gestione della casa di accoglienza e di diagnostica residenziale di Terraia, al “Progetto Donna” di Castel Ritaldi, alla casa di accoglienza residenziale “Il mulino”, alla comunità terapeutica di Camposalese, alla comunità di reinserimento di Maiano e alla comunità di doppia diagnosi di S. Maria delle Grazie.
La serata ha preso il via nella sala delle conferenze, al secondo piano, con l’aperitivo in forma di viaggio gastronomico attraverso l’Italia delle tradizioni: venti postazioni per venti regioni, ciascuna riconoscibile da una caratteristica specialità culinaria, e un’Italia in miniatura fatta di stoffa e tulle, percorsa dalle statuine di un presepe tutte dirette verso le Alpi, a visitare la natività ospitata all’interno di un grande panettone.
Bagna cauda con verdure e polenta (Piemonte), Bignoli al formaggio (Valle D’Aosta), Seppioline marinate alla maggiorana (Liguria), Bresaola alla montanara (Lombardia), Sarde in saor (Friuli Venezia Giulia), Strudel di formaggio e funghi (Trentino Alto Adige), Bocconcini di baccalà (Veneto), Rifreddo natalizio (Emilia Romagna), Involtini di cavolo nero con cuori di ribollita (Toscana), Parmigiana di cardi (Marche), Crostini al tartufo e con patè e cacao (Umbria), Supplì alla romana (Lazio), Tiella (Abruzzo), Insalata di rinforzo (Campania), Pecorino in carrozza alla mediterranea (Basilicata), Torta di patate (Molise), Calzengieddre (Puglia), Padellata di funghi (Calabria), Barchette di agrumi con bianchetti (Sicilia), Pane frattau (Sardegna).
Dopo la cena nella Sala Rossa, sui toni del verde, alla presenza dell’arcivescovo Riccardo Fontana e del sindaco di Spoleto Massimo Brunini che hanno portato il loro saluto, la serata si è conclusa con i dolci umbri della tradizione natalizia: Rocciata di Assisi, Attorta, Panpepato, Torcolo, Tozzetti, Cicerchiata, Ciaramicola, Pinnoccate, Gnocchi dolci e con gli auguri del vicedirettore della scuola di Polizia e del dirigente scolastico dell’Alberghiero di Spoleto.
Molti applausi per gli alunni e i docenti: gli chef Claudio Cesarò, Emanuele Ascani e Roberta Bizzaglia, i direttori di sala Pier Paolo Maestrini, Roberta Testaguzza e Giovanni Liccati, i direttori  del ricevimento Domenico Gioia, Antonella Adornetto e Andrea Martoglio, il coordinatore dell’iniziativa Enrico Di Curzio.

Masha Diatchenko

 NATALE DI SOLIDARIETA’
Un soffio all’Indifferenza

Menu

Nella sala delle conferenze

UN VIAGGIO ATTRAVERSO L’ITALIA DELLE TRADIZIONI

Nella sala rossa

LA NUVOLETTA DI PATE A’ CHOUS CON MOUSSE DI TROTA A “MOLLO” NEL BRODO DI NATALE ED AROMA AL VIN SANTO

GRATIN DI TAGLIOLINI AL RAGOUT DI VERDURE E POMODORINI CONFIT

CAPPONE IN GROTTA DI SALE TARTUFATO, GHIRLANDA DI PATATA DUCHESSA PROFUMATA AL ROSMARINO

PERA “MARTIN SEC” AL SAGRANTINO PASSITO, RICOTTA MANTECATA AL MIELE, MANDORLE E FILO DORATO

Nella sala dele conferenze

DOLCE DOLCIASTRO E DOLCESSIMO
(dolci dell’Umbria antica)

SELEZIONE DI VINI E SPUMANTI DELLA NOSTRA REGIONE

LE RICETTE: ingredienti, preparazione, foto dei piatti e anche un po’ di storia

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