D…come dislessia

Il giorno 23 settembre, nell’ambito del Collegio Docenti, l’intervento degli specialisti, la Dottoressa Marina Locatelli, aderente all’Associazione Italiana Dislessia (AID), e lo psicologo, Dottor Valerio Corsi, ha dato la possibilità a tutti i docenti del nostro Istituto di ricevere una panoramica completa del problema relativo alla D.S.A. (disturbi specifici dell’apprendimento), comunemente chiamata dislessia.
I “Disturbi specifici dell’apprendimento” derivano da una caratteristica costituzionale di probabile origine neurobiologica, in individui con capacità cognitive assolutamente adeguate, e possono essere causa di dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia. Si tratta di disturbi circoscritti ad alcuni processi indispensabili all’apprendimento, cioè quelli che comunemente chiamiamo automatismi.
L’alunno con DSA ha problemi di decodifica di un testo e/o di soluzione di un problema, data la difficoltà a memorizzare meccanismi automatici, e di elaborazione di un testo scritto.
E’ indispensabile una corretta diagnosi, effettuata dal Servizio Sanitario o da professionisti privati, che individui le funzioni cognitive carenti direttamente implicate nelle attività di decodifica e comprensione, del calcolo, della scrittura, per attivare al più presto un percorso abilitativo che permetta al ragazzo, attraverso strumenti compensativi, di promuovere competenze e sviluppo personale adeguati. La precocità della diagnosi permette di agire nell’ottica di rendere più piccolo possibile lo spazio occupato dalla fragilità originaria.
La scuola deve focalizzare l’attenzione sulle conseguenze che questi disturbi apportano nella vita degli studenti che ne sono affetti, perché se non adeguatamente riconosciuti, considerati e trattati in ambito scolastico, causano pesanti ricadute sulla percezione di sé, sull’autostima, provocano frustrazioni, abbandoni scolastici, limitazioni allo sviluppo della personalità.
Nell’ambito della scuola secondaria le difficoltà possono essere compensate e le capacità mancanti sostituite con altre e con le tecnologie, adattando le modalità di presentazione delle discipline, le modalità di richieste per ciò che riguarda la valutazione degli apprendimenti.
Le norme vigenti, ultimo il documento relativo alla valutazione, ci danno indicazioni di ciò che la scuola è tenuta a fare e di quali siano gli strumenti compensativi e dispensativi previsti per facilitare l’apprendimento, facilitazioni che, rivolte ai soggetti affetti da DSA, possono comunque facilitare l’apprendimento di tutti gli studenti. Strumenti compensativi sono considerati la videoscrittura, la sintesi vocale, i formulari, la calcolatrice, il registratore, il traduttore automatico. Tra le misure dispensative sono state ricordate la dispensa dalla lettura ad alta voce, dalla scrittura sotto dettatura, dallo studio mnemonico. Privilegiare le prove orali o dar loro peso maggiore, programmare tempi più lunghi per le prove, proporre modalità di prove a scelta multipla, permettere interrogazioni programmate, valutare il contenuto e non la forma, possono essere gli adattamenti necessari per dare uguali possibilità a questi studenti. Il nostro Istituto ha a disposizione da quest’anno scolastico un software che opera come sintesi vocale, traduttore, video scrittura.
E’ importante che gradualmente gli studenti siano coscienti del loro problema ed accettino di svolgere con l’impegno individuale una parte attiva del loro percorso. Le strategie scelte lungo il quinquennio saranno le stesse che, nel rispetto delle norme che regolano l’Esame di Stato, verranno dichiarate nel documento del 15 maggio ed utilizzate nelle prove d’Esame.
La relazione dei due professionisti ha suscitato interesse e specifiche domande che il Collegio affronterà nelle sedi dei Consigli di Classe.

Prof.ssa Ornella Bertoglio

Per saperne di più sulla dislessia e porre domande specifiche, si può contattare l’AID, sezione di Perugia, al seguente indirizzo di posta elettronica:

perugia@dislessia.it

e visitare il sito internet www.dislessia.it

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