Educarci per educare

Una partecipazione massiccia e attenta ha caratterizzato il seminario di studio organizzato il 7 settembre  al chiostro S. Nicolò di Spoleto da Asl 3, Regione dell’Umbria e Comune di Spoleto. Soprattutto docenti delle scuole del territorio di ogni ordine e grado, (e quindi anche dell’alberghiero con il suo  Dirigente scolastico), evidentemente attratti dal tema; quello della   scuola  come promotrice di salute. Nonostante le assenze di  alcuni dei relatori in programma, l’interesse della platea è stato catturato dagli interventi tecnici di Giancarlo Pocetta, ricercatore dell’Università degli studi di Perugia, che ha presentato gli esiti di un’indagine sulla percezione della qualità dell’ambiente di lavoro da parte dei docenti e del personale scolastico delle scuole superiori della città di Spoleto e di Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore dell’Università degli studi di Milano.

Alberto Pellai in particolare ha offerto agli operatori scolastici metodologie didattiche per sviluppare progetti e processi di apprendimento innovativi sul tema della salute, basati sull’educazione socio-affettiva e sulla promozione dell’apprendimento cooperativo, che potranno applicarsi anche nelle scuole di Spoleto.

L’educazione alla salute centrata sulla figura dell’esperto in voga per molti anni sembra non funzionare più. Come scoraggiare i giovani dall’abuso dell’alcol? Come affrontare con gli adolescenti i temi della sessualità? Come educarli ad una corretta alimentazione? Delegare all’esperto l’intervento preventivo è stato spesso poco efficace, perchè le azioni della educazione alla salute non si sono integrate nel tessuto educativo della scuola che le ha ospitate. Come essere allora più efficaci? Alberto Pellai ha offero numerosi spunti.  Partire, ad esempio,  dai messaggi pubblicitari, così pericolosamente persuasivi, per proporne agli adolescenti  una lettura ed una riflessione critica. Valentino Rossi  testimonial della birra Nastro Azzurro, considerata nell’universo giovanile  una birra per nonni.  Dopo la campagna pubblicitaria la “Nastro Azzurro” è diventata  in effetti la seconda birra più richiesta dai giovani consumatori, ma  nella realtà un campione di moto  può abusare di birra?  Provate a chiederlo a Valentino Rossi, che pare  sia addirittura astemio.

O ancora: educare tra pari, o “Peer education”, per gli interventi da attuare  nella scuola secondaria di secondo grado, per rendere gli adolescenti ideatori e realizzatori autonomi delle proprie iniziative. I ragazzi scelgono autonomamente il tema di promozione della salute che vogliono sviluppare e si assumono la responsabilità delle azioni che intendono realizzare.

Nelle conclusioni sia Simonetta Antinarelli, direttore del distretto sanitario 2, sia Battistina Vargiu, neo assessore alla scuola del Comune di Spoleto (molto applaudita di sicuro per i suoi trascorsi scolastici, essendo appena all’inzio del suo impegno politico) hanno ringraziato Alberto Pellai ed hanno assicurato tutta la loro disponibilità a percorrere con le scuole di Spoleto progetti efficaci ed innovativi. 

Può interessare sapere che Alberto Pellai conduce su “Radio 24” (la radio del “Il Sole 24 ore”), il sabato alle ore 12:00 la trasmissione: “Questa casa non è un albergo“, dedicata ai rapporti tra i genitori e i figli adolescenti. La trasmissione di sabato 12 settembre sarà dedicata al problema di “Come affrontare l’ingresso nelle scuole superiori”.

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