La Storia in un bunker

di Emanuela Valentini Albanelli.

Entrare nel Bunker del Monte Soratte rappresenta una vera è propria immersione nella storia di due guerre: la Seconda guerra e la Guerra Fredda. Proprio questa valida esperienza laboratoriale, su un luogo nevralgico per la storia del ‘900, a 12 Km in linea d’aria da Roma, viene proposta, dal Dipartimento di Materie Letterarie agli studenti delle classi quinte, per avvicinare studenti e studentesse ad una discipliana, la Storia, importantissima ma non sempre adeguatamente valorizzata dalle diverse riforme ministeriali.

Ecco allora che, unica scuola di Spoleto, il “G.de Carolis” ha da anni inserito la Storia anche attraverso i laboratori e se, nel 2013, era Colfiorito con le storie degli internati montenegrini, narrate dai ricercatori dell’Isuc, da cinque anni è il Bunker di Soratte con l’Associazione di menti libere intellettualmente e politicamente, pensata con l’unico scopo di valorizzare, riesumare ed esorcizzare la storia, i miti e le leggende che gravitano attorno alle gallerie della ex-zona militare del monte Soratte, a farlo.

Una volta arrivati al Bunker e varcata la pesante porta d’ingresso, i ragazzi e le ragazze vengono accompagnati in un viaggio nel tempo, dove a parlare sono luoghi e documenti che gli esperti dell’Associazione hanno utilizzato per ricostruire la storia di un posto “straordinario” ovvero fuori dal comune perché da lì partivano gli ordini in momenti drammatici della vita dell’Europa: dopo l’8 settembre ’43 e, dal ’67 al ’71, negli anni della Guerra Fredda.

Oltre ad essere una documentata ricostruzione storica, ciò che più colpisce gli studenti è la narrazione che viene fatta loro: coinvolgente, chiara, mai noiosa, tanto da affrontare pagine cruciali di storia, con…gusto!

 

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