Proteine animali vs proteine vegetali.

L’utilizzo di proteine vegetali per preparare interi menù, non è più un vezzo per pochi “vegani integralisti”, ma uno stile di vita che si sta diffondendo. Tra gli scaffali della grande distribuzione, tra formaggi e bistecche si trova anche seitan e tofu. Proprio per rispondere a questa esigenza, l’Ipssart “G. De Carolis” ha fatto promosso una “giornata dedicata alle proteine vegetali”, facendo conoscere, agli studenti delle classi V ristorazione, giovedì 6 marzo, questo nuovo modo di intendere l’alimentazione e la ristorazione. Al convegno mattutino incentrato sulle proprietà, le caratteristiche, i benefici di un’alimentazione vegetariana, è seguita l’esercitazione pratica in cucina con la realizzazione di ricette. Il leader della distribuzione italiana, La Compagnia Italiana Alimenti Biologici e Salutistici, di Bagnocavallo (Ra), da due anni, ha avviato un progetto con l’Istituto Alberghiero di Riolo Terme, proprio per far conoscere ai futuri ristoratori, questa nuova fetta di mercato, legata alla richiesta sempre più ampia di cucina biologica, vegetariana, vegana. La collaborazione tra i docenti di Alimentazione e quelli di Laboratorio, come spiegato dal professor Luca La Fauci, docente di Alimentazione a Riolo, ha dato vita a questo progetto pilota, in cui si illustrano le caratteristiche delle proteine vegetali, i benefici, per poi passare alla preparazione di ricette e alla degustazione. A Riolo, il seitan è stato anche autoprodotto, infatti, si ottiene artigianalmente dal glutine di frumento integrale, mentre il tofu è un alimento ipocalorico e ricco di proteine tipico del Giappone e della Cina e viene prodotto con ‘latte’ di soia cagliato. In nome del seitan e del tofu, il laboratorio di cucina del De Carolis ha visto i ragazzi di Riolo e di Spoleto, lavorare gomito a gomito tra i fornelli coordinati dai docenti Sabrina Ancarani di Riolo e Stefania Chiocci del nostro Istituto. Il giudizio finale è sicuramente positivo, sia per gusto sia per varietà e presentazione, i piatti hanno riscosso successo e soprattutto hanno avvicinato i ragazzi ad un nuovo modo di cucinare che corrisponde ad un’etica ben precisa.

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