Spoleto, città del silenzio

Grande successo per la mostra bibliografica e fotografica dedicata a Gabriele D’Annunzio, come documentato sulla locale stampa, quotidiana e on line. Qui vogliamo ricordare come l’organizzatore della mostra, Giovanni Martoglio, è stato a lungo, in qualità di docente di sala bar, una delle “colonne” della nostra scuola, alla quale peraltro continua a dare il suo contributo professionale in qualità di esperto di Terza area.
In attesa di leggere su questo sito l’articolo che Giovanni Martoglio ci invierà a conclusione della mostra, ricordiamo che la serata di chiusura sarà una sorta di Caffè letterario, nella quale la passione dannunziana e le conoscenze enologiche di Giovanni Martoglio troveranno ottima sintesi, come si evince da questo p.s.
“Io ho quel che ho donato” (lettura dei sonetti su note di vino)
E nell’Umbria de “Le città del silenzio ” ci piace anche riportare qui il sonetto che la nostra città ispirò a Gabriele D’Annunzio.

SPOLETO, non la Rocca che ti guarda/ghibellina dal Guelfo tuo nemico,/né la grandezza di Teodorico/che pensosa nel vespro vi s’attarda

non la Borgia onde par che tu riarda/subitamente del trionfo antico,/né dal vasto acquedotto all’erto vico/segno romano ed orma longobarda

cerco, ma ne’ silenzii dell’Assunta/l’arca di Fra Filippo che dai marmi/pallidi esala spiriti d’amore

mentre nel muro pio la sua defunta/Vergine, sciolta dalla morte, parmi/piegar sul petto dell’Annunciatore.

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