Spoleto festeggia la Polizia Penitenziaria

di Emanuela Valentini Albanelli.

Il 23 giugno, in occasione della Festa del Corpo della Polizia Penitenziaria, che quest’anno celebra il 204esimo anno dalla fondazione, l’Istituto Alberghiero “G.de Carolis” sarà tra i protagonisti nell’organizzazione dei servizi di accoglienza, di sala e di cucina per allestimento e preparazione del buffet per 150 persone, presso la Casa di Reclusione di Maiano.

Con questa festa si rafforza il legame tra la Città e il carcere, anche perché, dal 2011, la scuola è presente con classi all’interno della casa di reclusione e la collaborazione tra le diverse figure professionali è concreta e quotidiana.

All’allestimento della festa, rigorosamente attenta alla normativa anti-Covid,  parteciperanno studenti dell’istituto alberghiero interni ed esterni, coordinati dai professori: Di Benedetto, Liccati, Antimiani che stanno lavorando ad un menù dolce/ salato: sono previste tre tipologie di pizza in teglia, tempura di verdure, insalata di farro di Monteleone, buns al nero di seppia burger di salmone e avocado e buns con panelle; torta al formaggio con salumi e formaggi locali, mignon misti, pinchos di frutta fresca, mousse al cioccolato bianco e lamponi e, per finire, torta con lo stemma.

Durante i 10 anni di attività didattica all’interno del carcere, il “G.de Carolis” è stato chiamato con alunni e docenti ad organizzare più volte la festa della fondazione del corpo di polizia penitenziaria, come i 200 anni alla Rocca, nel 2017.

In questo 2021 alla festa si aggiunge la realizzazione di un progetto, infatti, come sottolineato dalla referente, Maria Pascale, grazie alla preziosa ed efficace collaborazione tra Scuola e Casa di reclusione, al costruttivo dialogo tra dirigenti delle due Istituzioni, anche gli studenti ristretti hanno un vero e proprio laboratorio dove poter lavorare  ed acquisire competenze professionali.

Riprendendo le parole della Ministra della Giustizia, rivolte alle donne e agli uomini che compongono il Corpo della Polizia Penitenziaria che li/le ha definiti/e: “Garanti della sicurezza e custodi dell’umanità dolente (…..) Svolgete indispensabili funzioni di sorveglianza ma siete anche partecipi dell’opera di rieducazione, che richiede una professionalità delicatissima, capace di dosare fermezza e sensibilità”, la festa serve a dimostrare come sinergie diverse possono superare le difficoltà e migliorare la vita di ciascuna persona.

( In attesa delle nuove creazioni, le foto rimandano agli articoli sulle feste 2012 e 2014)

 

 

 

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