Con un arrivederci al 2028 si è concluso il terzo congresso internazionale di Spoleto dedicato al tartufo. Grande soddisfazione per i risultati ottenuti è stata espressa dalla Presidente della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano, Vincenza Campagnani, che ha evidenziato come il tartufo nero è stato traino delle tipicità umbre e delle professionalità locali a livello internazionale. E tra queste sicuramente l’Istituto Alberghiero di Spoleto, che la Presidente Campagnani ha voluto espressamente ringraziare nel corso della cerimonia di chiusura dell’evento congressuale per l’impegno mostrato da allievi e docenti inseriti nelle attività di accoglienza, di segreteria e di ristorazione, durante i coffee- break e i lunch al Chiostro di S. Nicolò e la cena di gala a Palazzo Leti- Sansi.
Il congresso ha permesso di mostrare le tipicità del territorio spoletino, e, oltre al tartufo, protagonista dell’evento, i partecipanti, provenienti da 25 diversi Paesi del mondo hanno potuto conoscere ed apprezzare l’olio Dop di Spoleto, lo zafferano, il pane di Strettura, il vino Trebbiano spoletino, il farro, le castagne. Tutta la manifestazione, come ha ricordato Fabrizio Gentili, amministratore delegato della Event by event, che ha curato la parte organizzativa dell’accoglienza e la logistica congressuale, è stata pensata a “Chilometro zero”, cioè valorizzando le tipicità e le eccellenze del territorio e nel rispetto dell’ambiente. Infatti biodegradabile al cento per cento è stato tutto il materiale, fornito dalla Valle Umbra Sud, utilizzato per le pause caffè e per i pasti serviti al Chiostro di S. Nicolò.
Dopo la conclusione del Congresso, due ulteriori iniziative di “Tuber 2008”: un tour per conoscere le vie del tartufo umbro, riservato ai ricercatori italiani e stranieri, che visiteranno l’Eugubino e le tartufaie del “Bianco”, il Norcino e i boschi del “Nero”, la bassa Valnerina con il suo “Scorsone”; una mostra- mercato a palazzo Leti- Sansi, a conclusione di un mese di Novembre tutto dedicato a Spoleto Tipica.
Ricette di “Mari Tartufi”, firmate da Luigi Carnacina
Pasta al tartufo. Mettere i tartufi a bagno per circa due ore, poi lavarli con uno spazzolino, asciugarli e grattugiarli insieme con uno spicchio di aglio. Mettere al fuoco una padellina con un poco di olio, uno spicchio d’aglio e mezza alice, quando l’olio bolle togliere dal fuoco, attendere un minuto e poi versare i tartufi grattugiati. Mescolare il tutto e versarlo sulla pasta (spaghetti o tortellini) nel frattempo lessati.
Frittata al tartufo. Sbattere molto bene le uova, aggiungere mezzo succo di limone e i tartufi che in precedenza avrete grattugiato come sopra. Mettere a fuoco vivo una padella con un poco di olio, versare le uova facendole restare morbide, cioè poco cotte. Rigirare la frittata aggiungendo un poco di olio extra vergine d’oliva e un po’ di vino bianco nella padella.
Conchiglie al tartufo e pomodoro. Preparare in un pentolino pomodoro, olio, aglio, sale e acciuga e mettere al fuoco. Quando è pronto il sugo aggiungere i tartufi grattugiati e spegnere. Versare il tutto sulle conchiglie nel frattempo lessate.